La contrada Foi nasce all’inizio del 1700 e prende il nome da un antico bosco di faggi che in dialetto si traduce appunto in Foi, disboscato per far posto ai prati. La prima costruzione ad opera delle abitanti della contrada Pezzo fu un baito che occupa la posizione centrale della contrada. Subito dopo furono portati i cani che servivano per condurre il bestiame e per la caccia. Di qui il luogo prese il nome “Cani”.
Successivamente, all’inizio del 1800, riprese il nome Foi, come si può vedere riportato sulla lapide della chiesetta costruita da Pezzo Antonio di Foi.
La contrada si trova all’apice della Valle chiamata già dall’antichità Vallis Porris, protetta da monti a est, a nord, e ad ovest.
Nella contrada ci sono una stalla e un grande fienile che recentemente sono stati tramutati in laboratorio artigianale, recuperando e ristrutturando la costruzione nel rispetto architettonico cimbro
Nel vecchio baito si può ancora ammirare una caldera che serviva per fare il formaggio. Si può notare l’impronta a terra incisa nel sasso del calcagno di chi doveva tirare il bucio.
Il piano superiore del baito era adibito ad abitazione, la canna fumaria del camino serviva a riscaldare le camere.
Come in tutte le contrade, anche qui troviamo non uno ma ben tre pozzi interrati e altrettante cisterne costruite a ridosso di case e stalle così da avere l’acqua disponibile per caduta senza doverla prelevare dal basso.